Sei stanco di passare ogni weekend a tagliare l’erba, con la preoccupazione per la bolletta dell’acqua che sale alle stelle d’estate e la fatica di combattere le zone secche?
Per molti mantenere un prato tradizionale, o anche chiamato prato inglese, spesso assomiglia più a un secondo lavoro che a un piacere.
Ma se ti dicessi che puoi avere un giardino da sogno con poca fatica?
Che esiste un prato che non richiede tagli costanti e resiste magnificamente al caldo?
Non è un sogno, ma una realtà rappresentata da un prato in dicondra.
In questa guida ti accompagnerò passo dopo passo alla scoperta del prato in dicondra dove capiremo se è la scelta giusta per te, come crearlo da zero e come curarlo con il minimo sforzo.

La dicondra va tagliata?
No, la pianta cresce in orizzontale e raramente supera i 3-5 cm di altezza. Al massimo si possono effettuare 1-2 tagli all’anno, ma non è un’operazione necessaria.
Di quanta acqua ha bisogno la dicondra?
La dicondra è molto resistente alla siccità e richiede molta meno acqua di un prato tradizionale. In estate può essere sufficiente un’irrigazione ogni 3 giorni, evitando sempre i ristagni d’acqua che potrebbero danneggiarla.
È difficile far crescere un prato di dicondra?
La semina è la fase più delicata, bisogna seminare nel periodo giusto con temperature del terreno sopra i 15-20 °C e aspettare circa 20 giorni dopo la semina.
Cosa succede alla dicondra in inverno?
La dicondra teme il freddo intenso. Sotto i 4-5 °C è normale che la parte aerea (le foglie) avvizzisca e perda colore.
Quanto resiste al calpestio un prato di dicondra?
La dicondra ha una resistenza al calpestio bassa. Non è adatta per aree di gioco intenso o per zone di passaggio molto frequenti.

Cos’è la dicondra e cosa la rende unica
La dicondra non è un’erba comune ma una pianta erbacea perenne dal portamento tappezzante, appartenente alla famiglia delle Convolvulacee e originaria della Nuova Zelanda e dell’Australia.
A differenza dei prati tradizionali formati da fili d’erba la dicondra crea un manto compatto e uniforme composto da innumerevoli foglioline piccole, tonde e di un verde brillante che le conferiscono un aspetto raffinato e ornamentale.
È dotata di un rizoma sotterraneo da cui ogni anno si sviluppano nuovi fusti aerei e radici, garantendo una copertura stabile e rigogliosa, mentre la colonizzazione delle parti di terreno scoperte è garantito dagli stoloni, che radicando facilmente nei punti in cui toccano il terreno.
I suoi fiori bianchi o verdastri sono minuscoli e discreti, quasi nascosti tra le foglie, e compaiono nel periodo compreso tra giugno e settembre.
Quale scegliere tra dicondra nana o dicondra repens?
Ora che conosci i segreti della dicondra, potresti incontrare due nomi principali al momento dell’acquisto dei semi.
Sebbene simili, hanno piccole differenze che possono aiutarti a scegliere la varietà perfetta per il tuo giardino.
Vediamole nel dettaglio:
- La dicondra repens è la varietà più comune e conosciuta. La repens è una pianta perenne con un portamento strisciante che forma un bellissimo tappeto ornamentale alto circa 3-5 cm. Le sue foglie sono rotonde, leggermente carnose e di un verde brillante. È la scelta ideale per chi cerca una copertura vegetale resistente alla siccità e adatta alla mezz’ombra. La sua crescita è più lenta, specialmente in inverno, ma si autorigenera molto bene grazie agli stoloni.
- La dicondra nana è una versione più compatta e bassa, della repens, che non supera i 3 cm di altezza. Questa caratteristica la rende la candidata perfetta per giardini ornamentali di alta precisione, come quelli in stile moderno o giapponese, dove ogni dettaglio conta. Le foglie sono più piccole e di un verde chiaro. Nonostante le dimensioni ridotte, ha una crescita rigogliosa e veloce, un’ottima capacità di autorigenerazione e si adatta bene anche a terreni poveri.
I 5 vantaggi chiave di un prato in dicondra
Scopriamo cosa rende un prato in dicondra davvero la scelta vincente per chi cerca bellezza e praticità:
- La pianta tende a svilupparsi in orizzontale (stolonifero) creando un cuscino che raramente supera i 3-5 cm di altezza. Questo significa che puoi dimenticarti il taglio settimanale. Un paio di interventi all’anno, se proprio vuoi perfezionare l’altezza, saranno più che sufficienti. Inoltre non crea feltro quindi non sarai costretto ad arieggiare il prato.
- La dicondra è una pianta eccezionale per la sua resistenza alla siccità. Le sue radici profonde le permettono di prosperare anche nei mesi più caldi con un apporto idrico minimo. Questo si traduce in un notevole risparmio sulla bolletta dell’acqua.
- La dicondra pur amando il sole, si adatta magnificamente anche alle condizioni di mezz’ombra, garantendoti una copertura verde e uniforme in tutto il giardino. Specialmente in quelle zone sotto gli alberi o vicino ai muri dove l’erba fatica a crescere o la manutenzione è scomoda.
- L’aspetto di un prato in dicondra maturo è semplicemente spettacolare. Le sue foglioline rotonde creano una texture morbida e vellutata, un manto denso e omogeneo che sembra disegnato da un paesaggista. È la soluzione ideale per chi desidera un giardino dall’aspetto curato e sofisticato con il minimo sforzo.
- Grazie alla sua crescita fitta e strisciante, un prato in dicondra maturo è un’ottima alleata naturale contro le erbe infestanti. Una volta che si è stabilita, crea una barriera così densa da soffocare sul nascere la maggior parte delle malerbe, riducendo drasticamente la necessità di interventi manuali o chimici per mantenere il prato pulito.
Prato in dicondra vs Prato tradizionale
Se ti stai ancora chiedendo se il prato in dicondra faccia davvero al caso tuo, questa tabella metterà fine a ogni dubbio.
Ho messo a confronto le caratteristiche chiave di un prato in dicondra e di un prato tradizionale (le più comuni microterme come Festuca o Loietto).
Più stelle ci sono migliore è la performance in quella specifica categoria.
Caratteristica | Prato di dicondra | Prato tradizionale |
Bassa manutenzione | ⭐️⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️ |
Risparmio d’acqua | ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️ |
Resistenza al caldo | ⭐️⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️⭐️ |
Resistenza al calpestio | ⭐️⭐️ | ⭐️⭐️⭐️⭐️ |
Adattabilità all’ombra | ⭐️⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️⭐️ |
Velocità di crescita | ⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️⭐️⭐️ |
Impatto estetico | ⭐️⭐️⭐️⭐️ | ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ |
Cosa ci dice questa tabella?
- Il prato in dicondra sembrerebbe vincere su quasi tutti i fronti legati alla facilità di gestione, richiede meno manutenzione, meno acqua e resiste meglio sia al caldo intenso che alle zone d’ombra.
- D’altro canto il prato tradizionale vince nella resistenza al calpestio e nella velocità di crescita. Risultando per tanto la scelta più adatto a aree verdi destinata a intense attività sportive o di gioco, frequentati da bambini o animali domestici e per chi desidera un prato che si sviluppi rapidamente.
Ora la scelta è più chiara, entrambi i tipi di prato hanno un impatto estetico simile quindi la scelta dipende principalmente dall’uso previsto e dalle condizioni ambientali.
La dicondra è preferibile per chi vuole risparmiare acqua e manutenzione mentre il prato tradizionale è più indicato per maggior resistenza e rapidità di crescita.
Cosa preferisci?
È la scelta giusta per te?
Come sempre non tutto ciò che luccica è oro !!!
Per questo, prima di correre a comprare i semi è giusto essere onesti e conoscere anche i punti deboli di un prato in dicondra.
Questo ti aiuterà a progettare il tuo spazio verde in modo intelligente e senza sorprese.
Fortunatamente non sono tanti ma devi comunque prestare molta attenzione:
- Come detto prima la dicondra non ama essere calpestata, rendendola poco adatta a un calpestio pesante e continuo. Non è la scelta ideale per un’area gioco dove i bambini corrono tutto il giorno o per un sentiero molto trafficato. Puoi trasformare questo limite in un’opportunità, utilizzando la dicondra per creare eleganti aree ornamentali. Ad esempio puoi inserirla tra i camminamenti in pietra, legno o lastre per riempire gli spazi vuoti con un tocco verde naturale. È perfetta anche per i punti più difficili da gestire con un prato tradizionale, come bordi di aiuole, zone intorno a pietre decorative o lungo i muri, dove la manutenzione sarebbe complicata.
- Ma soprattutto la dicondra teme il freddo intenso. La dicondra è una pianta che ama il caldo. Durante l’inverno, con temperature che scendono costantemente sotto i 4-5 °C, la sua parte aerea (le foglioline verdi) possono avvizzire e perdare colore. Nella maggior parte dei casi, la pianta ripartirà vigorosamente con l’arrivo della primavera. Questo significa che se vivi in zone molto fredde, con inverni rigidi e gelate frequenti e prolungate, la pianta potrebbe non sopravvivere. In questi casi la dicondra va considerata come una pianta annuale, che andrai a riseminare ogni primavera per godere della sua bellezza durante la bella stagione.
Come creare il tuo prato in dicondra
Creare il tuo prato in dicondra è un’operazione più semplice di quanto immagini.
Ti basterà seguire pochi passaggi fondamentali per trasformare il tuo sogno in una splendida realtà.
Se vuoi rendi reale questa idea puoi acquista i semi di DICONDRA REPENS nel nostro shop e inizia oggi stesso la semina del tuo prato in dicondra!
Scegliere il momento adatto per seminare
La scelta del periodo migliore per seminare il prato in dicondra è cruciale perché la dicondra di per se nasce con difficoltà.
Questa pianta ama il tepore, quindi per germogliare al meglio ha bisogno che la temperatura del terreno sia stabile sopra i 15-20 °C.
I periodi ideali per la semina va dalla primavera (da aprile) per sfruttare il calore crescente fino all’estate (primi di agosto/settembre a seconda del clima) per permettere alla pianta di stabilirsi prima del freddo invernale.

Come preparare il terreno per la semina
Un terreno ben preparato è il segreto per una crescita rapida e uniforme:
- Per prima cosa libera l’area da ogni erba infestante, sassi o radici. Queste operazioni sono molto importanti per assicurarsi che la superficie sia perfettamente livellata. Questo non solo garantirà un risultato estetico migliore, ma aiuterà le giovani radici a svilupparsi senza ostacoli.
- Per essere sicuro di aver eliminato ogni infestante anche un mese prima, se non dovesse piovere, bagna brevemente il terreno. L’umidità farà germogliare i semi di erba infestante presenti nel terreno. Dopo andrai ad eliminare le erbe fuoriuscite, come meglio preferisci. Questa operazione si chiama falsa semina.
- Lavora il terreno perché la dicondra predilige un suolo sciolto, soffice e ben aerato. Non andare troppo in profondità ma solo per qualche centimetro giusto per renderlo morbido. Il terreno ideale per la dicondra ha una buona percentuale di sabbia (fino al 50% nel primo strato di 10-15 cm), per evitare il compattamento e favorire la crescita delle radici, e un pH del terreno tendente alla neutralità (intorno al 7).
Come seminare la dicondra
Questo è il momento forse più delicato:
- Spargi i piccoli semi di DICONDRA tondeggianti in modo uniforme su tutta la superficie. Puoi farlo a mano cercando di essere il più omogeneo possibile o puoi utilizzare una carriola spandiconcime per un lavoro migliore. Ricorda di aggiungere della sabbia per aiutare la carriola a distribuire il seme. Per 1 kg di seme ci vogliono circa 5 kg di sabbia silicea o sabbia fine di fiume. Dividi la quantità di seme+sabbia in due parti, la prima verrà distribuita in un senso (esempio in orizzontale rispetto al prato) e la restante parte nel senso opposto (esempio in verticale rispetto al prato).
- La semina deve essere molto superficiale perché i semi sono molto piccoli e hanno bisogno di poca copertura per germogliare correttamente. Se il seme viene interrato troppo in profondità non riuscirà a emergere dal terreno, compromettendo la germinazione.
- Dopo di che copri i semi con un velo sottilissimo di terriccio per tappeti erbosi ricco di sabbia, ma solo pochi millimetri. Ricorda che la dicondra ha radici delicate che si sviluppano meglio con il seme appena coperto o fatto aderire leggermente al terreno
- Usa un rullo da prato per compattare leggermente il terreno. Questo passaggio è fondamentale per far aderire bene i semi al suolo e favorire la germinazione.
Le prime irrigazione del prato in dicondra
La fase post-semina è una fase delicata ma semplice.
Il tuo prato in dicondra ha bisogno di circa 20 giorni per iniziare a spuntare per bene dal terreno.
Durante questi giorni interminabili devi:
- Mantenere il terreno umido irrigando frequentemente ma con poca acqua, quasi come se stessi nebulizzando. L’obiettivo è non lasciare mai che il terreno si secchi, ma attenzione a evitare ristagni d’acqua che potrebbero far marcire i semi.
- Controlla le infestanti perché essendo una pianta a foglia larga (dicotiledone), nelle prime settimane potresti notare la crescita di qualche erba infestante. È fondamentale non usare diserbanti chimici in questa fase. L’unica soluzione è togliere minuziosamente a mano ogni intruso. Una volta che la dicondra si sarà infittita sarà lei stessa a impedire la ricrescita delle erbacce.
La manutenzione di un prato in dicondra
La gestione post-semina di un prato in dicondra è sorprendentemente semplice e richiede un impegno minimo, permettendoti di godere di un tappeto verde lussureggiante senza stress.
La chiave è capire le sue esigenze specifiche, che sono comunque meno stringenti rispetto a quelle di un prato tradizionale.
Quando e se tagliare un prato in dicondra
Uno dei maggiori vantaggi della dicondra è la sua scarsissima necessità di essere tagliata.
A differenza dei prati tradizionali che richiedono rasature frequenti, in base alla crescita e alcune varietà necessitano di tagli settimanali, la dicondra cresce in modo compatto e non raggiunge altezze elevate.
Nella maggior parte dei casi e in assenza di esigenze particolari, non sarà necessario alcun taglio.
Ma se si desidera un aspetto particolarmente curato si possono considerare 1-2 rasature all’anno.
Ad esempio se la semina avviene ad aprile il primo taglio potrebbe essere effettuato intorno alla metà di giugno, ma è un’operazione del tutto facoltativa e non essenziale per la salute del prato.

La concimazione del prato in dicondra
La dicondra ha esigenze nutrizionali molto contenute, che variano rispetto al prato tradizionale.
Questo tipo di prato richiede una concimazione bilanciata, dove non deve mancare il fosforo (P) sia per stimolare lo sviluppo delle radici, avere foglie più compatte e aumentare la capacità di aggredire gli spazi vuoti del terreno.
Soprattutto alla semina ti consiglio un concime ricco di fosforo (P) per promuovere lo sviluppo delle radici e la germinazione dei semi, fornendo alle giovani plantule l’energia necessaria per attecchire e stabilirsi saldamente nel terreno.
🤓 VIRBLU TI CONSIGLIA: BIOSTART P che facilitare l’attecchimento delle giovani piante perché arricchito con sostanza organica per migliorare il terreno e facilitare l’assorbimento delle sostanze nutritive delle plantule.
Invece durante la fase di crescita vegetativa, che si verifica soprattutto tra la fine della primavera e l’estate, è importante distribuire un concime con un adeguato livello di azoto (N) per sostenere il metabolismo della pianta e la formazione di nuovo tessuto e foglie.
🤓 VIRBLU TI CONSIGLIA: SPEED GREEN è un concime con un titolo di azoto molto alto ma a cessione programmata. Questo significa che i nutrienti vengono rilasciati nel tempo, fino a 6 settimane, senza creare strappi o picchi di crescita eccessivi dell’erba. Oltre ad assicurarti un bel colore verde alle foglie.
Siccome la dicondra con l’abbassarsi delle temperature tende ad entrare nella fase di dormienza, in base alle latitudini si verifica in autunno, la si prepara ai rigori invernali a venire.
🤓 VIRBLU TI CONSIGLIA: distribuisci COLD TIME che permette l’accumulo dei carboidrati di riserva negli organi preposti (stoloni e rizomi) per permettere il superamento dei periodo invernale senza danni.
Lo stesso concime ti sarà utile anche nel risveglio vegetativo (primavera), fornendo i nutrienti necessari per una partenza e crescita vigorosa.

Se preferisci un solo concime completo per dicondra che grazie alla sua composizione bilanciata e a lenta cessione garantisce un prato robusto, compatto e uniforme tutto l’anno ti consiglio RADICI.
Questo concime stimola lo sviluppo costante delle radici, fondamentali per avere un prato in dicondra stabile, e favorisce la crescita degli stoloni, essenziali per coprire rapidamente eventuali spazi vuoti.

Quanto irrigare un prato in dicondra
La dicondra non è particolarmente esigente in termini di irrigazione.
La regola d’oro è che la dicondra richiede irrigazioni profonde ma meno frequenti, questo stimola l’apparto radicale a scendere in profondità nel terreno in cerca dell’umidità, e renderà il tuo prato in dicondra più resistente verso la siccità.
Puoi capire quando è il momento giusto per irrigare controllando l’umidità del suolo, se i primi centimetri di terreno risultano asciutti al tatto allora è il momento di irrigare, oppure noterai delle foglie ingiallirsi o perdere tonicità rimanendo piegata dopo il passaggio.
In linea teorica, ma prendi con le pinze questi dati perché variabili in base alle temperature, tipo di terreno, pioggia e tanti altri fattori, si dovrebbe irrigare un prato in dicondra:
- In estate 1 volta ogni 3 giorni durante i periodi caldi (aumentando la frequenza in caso di caldo intenso e siccità) in maniera da fornire circa 20-25 mm di acqua a settimana (20-25 litri d’acqua per m²). Sempre con irrigazioni al mattino presto per minimizzare le perdite dovute all’evaporazione.
- In inverno si dovrebbero ridurre drasticamente le irrigazioni.
Nel dubbio evita gli eccessi, mantieni il terreno solo leggermente umido, perché si potrebbero sviluppare delle malattie fungine, come marciumi radicali, cui la pianta è sensibile.
La trasemina per rigenerare un prato in dicondra
Nel caso in cui si presentino delle piccole fallanze o aree meno dense, è possibile eseguire una trasemina per ripristinare la perfetta uniformità del prato.
La trasemina può essere effettuata in primavera (tra aprile e giugno) utilizzando sempre e solo le sementi di DICONDRA.
Segui queste brevi operazioni per una trasemina della dicondra facilissima:
- Taglia il prato portandolo a circa 2,5 cm per avere un’altezza del prato più omogenea, una volta che si sarà sviluppata la nuova pianta, e per far passare quanto più luce possibile.
- Rimuovi tutti i residui dello sfalcio per favorire la distribuzione dei semi.
- Se necessario arieggia la superficie del terreno, con un semplice rastrello da giardino, per creare degli spazi nel terreno per accogliere i nuovi semi ed eliminare eventuali filamenti di erba morta.
- Dopo di che ripeti tutte le operazioni che si effettuano nella semina.

Il tuo prato in dicondra perfetto è a un passo
Siamo giunti alla fine di questo viaggio alla scoperta del prato in dicondra.
Ora sai che avere un giardino da favola non deve essere per forza sinonimo di fatica infinita.
Hai scoperto un’alternativa intelligente che ti permette di risparmiare tempo e fatica, regalandoti allo stesso tempo un tappeto verde e vellutato.
L’immagine di quel giardino perfetto, che all’inizio sembrava solo un sogno, ora è un progetto concreto e realizzabile.
Questo è il nostro obiettivo, darti gli strumenti e la conoscenza per trasformare il tuo spazio verde nel luogo che hai sempre desiderato; e non vogliamo fermarci qui.
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